“Se si potesse sintetizzare lo spirito degli Invictus direi, senza timore di essere smentita, che è la lealtà e la solidarietà tra le Nazioni. Riporto un episodio che evidenzia ciò. Durante una gara di rugby la squadra australiana, avendo visto in difficoltà un nostro competitor, si unisce e lo spinge fino alla meta. È questa la vera inclusione che si evince ancor di più nello sport. Le Nazioni senza distinzione di cultura, credo politico e religioso, si aiutano per superare una difficoltà. Questa è l’immagine che chiude la quinta edizione degli Invictus Games ed è questa la parte bella di un mondo che ci piace raccontare e conservare come insegnamento.” – è quanto ha dichiarato il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli che ha seguito il Team Italia in Olanda, nazione ospitante la quinta edizione dei Giochi. I 19 atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa rientrano in Italia con 18 medaglie: 7 ori, 3 argenti, 8 bronzi.

“Mi complimento – ha continuato – con tutti i componenti della delegazione italiana ed in particolare con i nostri atleti militari, per come hanno portato alto il Tricolore nel cielo d’Olanda.” Gli Invictus Games, ideati dal duca di Sussex Harry con l’evento capofila tenutosi a Londra nel 2014, sono dedicati ai veterani che nel servire hanno contratto disabilità permanenti di natura psico-fisica.

“Ringrazio tutti i partecipanti a questi Invictus 2022 – ha proseguito il sottosegretario Pucciarelli – per le emozioni che ci hanno fatto vivere e per il messaggio di speranza e fiducia nel futuro di cui si sono fatti autentici portatori, innanzitutto per se stessi e a favore di tutte le categorie dei più fragili. Hanno pienamente dimostrato anche in questa occasione la loro forza, la loro passione e il loro entusiasmo nel guardare avanti, cercando di superare le difficoltà e senza mai perdersi d’animo.

Quest’impegno merita rispetto e considerazione; un’attenzione che non deve spegnersi stasera con i riflettori dello Zviderpark, ma deve vederci responsabilmente coinvolti nel guardare alle diverse forme di disabilità con occhi nuovi, per concorrere a costruire e rinforzare una società sostenibile e coinvolgente per tutti.

Nessuno indietro, è lo spirito con cui il Ministero che io rappresento cerca di affrontare la gestione della disabilità per i propri Veterani e concorre a progettualità educative, formative e terapeutiche di tipo socio-inclusivo promosse dalle altre realtà esterne a favore di soggetti diversamente abili o inseriti in programmi di reinserimento sociale. Una risposta che guarda alle esigenze degli uomini e donne delle nostre Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri che, nell’adempimento del proprio dovere in Patria o fuori dai confini nazionali, hanno messo a rischio la propria incolumità e ancora oggi ne portano le conseguenze indelebili.”

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