In concomitanza con la giornata celebrativa del ricordo dell’esplosione al porto di Beirut avvenuta proprio il 4 agosto dello scorso anno, nel sud del Libano per la quinta volta in due mesi vengono lanciati razzi contro Israele.

I radar di Unifil hanno segnalato oggi il lancio verso Israele di due razzi dal territorio libanese a nord del fiume Litani che rappresenta il confine nord dell’area presidiata dai caschi blu delle Nazioni Unite. Tale azione costituisce una violazione della risoluzione 1701 (2006),

La zona di impatto, confermata dalle Forze armate israeliane (Idf), si trova presso l’abitato di Kiryat Shmona e la risposta non si è fatta attendere coinvolgendo anche il settore ovest dell’area di operazioni di Unifil a guida italiana. Oltre cinquanta colpi di artiglieria sono stati lanciati in aree non abitate.

Il capo missione, generale di divisione Stefano Del Col, sin da subito si è messo in contatto con le parti, l’esercito libanese e quello israeliano, invitandole ad “esercitare la massima moderazione per evitare ogni tipo di escalation e riportare stabilità e calma nel Sud del Libano”.

Il messaggio indirizzato alle parti ha sottolineato come “si debba proseguire uniti, per raggiungere gli obiettivi prefissati dalla risoluzione 1701 (2006) lavorando per mantenere la stabilità”. Peraltro proprio entro la fine del mese il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dovrà rinnovare il mandato di Unifil.

In aggiunta, il comandante ha anche sottolineato l’importanza del rispetto della giornata odierna dedicata a coloro che hanno perso la vita a causa della esplosione al porto di Beirut, classificata fra le più devastanti dalla fine della seconda guerra mondiale.

Il generale Del Col, una volta cessate le azioni di fuoco lungo la Blue Line, ha disposto l’avvio di una investigazione in cooperazione con le Laf. “Le nostre truppe sono rimaste a presidio delle loro posizioni in pieno rispetto al mandato ricevuto” ha dichiarato ai media locali e internazionali, “continuiamo a lavorare con costanza e in stretto coordinamenteo con le Laf”. Inoltre, “è necessario che le Forze armate libanesi esercitino il massimo controllo del territorio e la cooperazione con Unifil è fattore fondamentale per garantire la stabilità e per evitare potenziali escalations che potrebbero compromettere la cessazione delle ostilità”.

Nella giornata di domani è stato convocato il meeting con le parti, denominato tripartito, presso la posizione controllata dal contingente italiano di Unifil, al fine di discutere le condizioni di sicurezza e di stabilita’ dell’area.

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