Il prossimo anno l’Italia assumerà il comando della Nato Mission in Iraq, attualmente a guida danese. Siamo pronti ad adattare il nostro contributo alle future necessità che dovessero emergere dall’evoluzione della situazione sul terreno, sempre in sintonia con le esigenze delle istituzioni irachene”.

Così il Ministro della Difesa Lorenzo Guerini durante l’incontro con il collega iracheno Jumaah Enad (nella foto), svolto ieri a Palazzo Esercito, al quale ha preso parte anche dall’Ambasciatore d’Italia in Iraq Bruno Antonio Pasquino.

Un lungo e cordiale colloquio – inserito nell’ambito della visita della delegazione governativa irachena in Italia durante la quale si è svolto anche l’incontro tra il Presidente del Consiglio Mario Draghi e il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica dell’Iraq, Mustafa Al- Kadhimi – incentrato su temi di comune interesse.

I due Ministri – che si erano incontrati lo scorso mese di settembre a Baghdad in occasione della visita di Guerini al Contingente italiano – si sono confrontati sui rapporti bilaterali, sul contributo della Difesa italiana alla stabilità dell’Iraq e sulla cooperazione industriale.

Per l’Italia il rapporto con l’Iraq e il suo popolo ha una elevata valenza. Una relazione di reciproca amicizia, che ha come obiettivo comune la prosperità e la stabilità del Paese” ha aggiunto ribadendo la volontà dell’Italia di rafforzare la cooperazione con l’Iraq, sottolineando che ciò permetterà di individuare con puntualità ed efficacia nuovi ambiti di cooperazione nella dimensione militare, industriale ed in altri settori della società civile.

La nostra presenza in Iraq, fin quando benvenuta dal popolo iracheno, non è in discussione” ha affermato Guerini.

Come ribadito pochi giorni fa in occasione della Ministeriale Esteri della Coalizione per la lotta al Daesh, il nostro Paese continuerà a supportare le attività dell’operazione Inherent Resolve per contrastare Isis e qualsiasi manifestazione di matrice terroristica.

Con analoga prospettiva strategica, è stato inoltre fornito il più ampio sostegno al processo di rafforzamento della Nato Mission Iraq, in piena sintonia con quelle che sono le esigenze delle istituzioni irachene.

Siamo fermamente convinti che la Coalizione per la lotta al Daesh debba continuare a svolgere i suoi compiti con rinnovata determinazione” spiegando che per l’Italia la lotta al terrorismo rimane una priorità così come lo è l’ormai pluriennale attività di supporto alle forze di sicurezza locali.

Un invito a mantenere alta l’attenzione anche in futuro, guardando ai progressi compiuti contro Daesh, dalla Coalizione e, in particolare, dal popolo iracheno.

I sacrifici compiuti dall’Iraq nel contrasto alla minaccia terroristica sono stati fatti sicuramente per il popolo iracheno ma anche per la sicurezza del mondo” ha detto Guerini sottolineando che “a sostenere il peso maggiore della lotta a Daesh sono state le Forze Armate e di Sicurezza irachene e le loro famiglie”.

Ecco perché rivestono una valenza centrale le attività di formazione e di addestramento che i militari italiani svolgono a favore del personale delle Forze Armate e delle Forze di Sicurezza irachene” ha aggiunto.

Guerini ha infatti confermato la disponibilità dell’Italia a continuare e ulteriormente rafforzare le attività addestrative delle Forze di sicurezza irachene, con il contributo dell’Arma dei Carabinieri, nella più ampia cornice della partecipazione nazionale alla Nato Mission Iraq (NM-I).

Dal Ministro Jumaah Enad è giunto il ringraziamento ed il riconoscimento per l’impegno dell’Italia in Iraq e la piena volontà a rafforzare gli ambiti di cooperazione bilaterale.

 

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