di Carmelo Abisso

Alla presenza del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e del padrino del corso, tenente colonnello Gianfranco Paglia, medaglia d’oro al valor militare, gli allievi ufficiali del 202° corso “Onore” hanno prestato oggi giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana nel cortile d’onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare.

Alla cerimonia, condotta in forma ridotta e nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto ed il contenimento da Covid-19, hanno presenziato il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino e il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi. Presenti tra le autorità civili il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, il prefetto Alessandra Camporota, il vescovo Erio Castellucci, il rettore Carlo Adolfo Porro. L’evento è stato trasmesso in diretta streaming sulle piattaforme social dell’Esercito, per consentire a parenti e amici, impossibilitati a partecipare, di condividere con i propri cari un atto così importante nella vita di un cadetto.

“Non ci vuole un eroe per ordinare agli uomini di andare in battaglia, ci vuole un eroe per essere tra coloro che ci vanno ha detto il tenente colonnello Paglia nel suo indirizzo agli allievi, citando il generale Norman Schwarzkopf – Ciò che conta è essere consapevoli di aver fatto il proprio dovere fino in fondo”.

L’atto solenne, avvenuto dinanzi la Bandiera dell’Istituto e suggellato con la lettura della tradizionale formula del giuramento, pronunciata dal comandante dell’Accademia Militare, generale di divisione Rodolfo Sganga, ha sancito l’ingresso a pieno titolo degli allievi ufficiali nei ranghi dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, per servire l’Italia e le sue istituzioni. “I valori sono la vera armatura a protezione del cuore – ha ricordato il generale Sganga – Mettetevi sempre in discussione, noi continueremo a formare comandanti migliori per i tempi peggiori”.

L’essere ufficiali – ha detto il generale Serino durante il suo intervento – vi porterà a confrontarvi con due mondi entrambi sfidanti: quello delle relazioni umane e quello di una tecnica in continuo divenire. Questo complesso universo, vi chiederà applicazione e studio costanti, vi chiederà regola e rigore, ma saprà anche ripagarvi con la più grande delle soddisfazioni: vedere i vostri soldati, le vostre donne e i vostri uomini, seguirvi. Sarà nei loro sguardi che troverete la forza e l’energia per impegnarvi nella nostra difficile professione. Non accontentatevi mai, non abbiate timore di inciampare e cadere, non smettete mai di sfidarvi, di mettervi alla prova, non sentitevi mai prigionieri degli schemi e vedrete che saprete essere nell’ordine: ottimi cittadini, ottimi soldati e ottimi comandanti”.

Il ministro della Difesa si è rivolto ai giovani allievi ufficiali sottolineando che “Qui, in questo Palazzo, la severità degli studi, insieme alla disciplina e al rigore, combinati con le molteplici attività sportive e tecnico-militari, saranno non solamente una sfida con voi stessi ma soprattutto la migliore garanzia per il vostro futuro e quello del Paese che sarete chiamati a servire. Da oggi rappresentate il futuro dell’Esercito Italiano, uno dei pilastri fondamentali su cui si poggia l’architettura della Difesa nazionale e dell’Arma dei Carabinieri, anello insostituibile nella duplice connotazione militare e di polizia. Siatene fieri allievi e allieve del 202°corso Onore”.

Il 202° corso “Onore” è frequentato da 219 allievi ufficiali, dei quali 201 italiani – 140 Esercito, 61 Carabinieri – e 18 stranieri, provenienti da undici diversi paesi. La componente femminile è di 35 allieve.

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