Al termine di un intenso periodo di quattro settimane, si è concluso nei giorni scorsi al 6° reggimento bersaglieri un corso per l’abilitazione all’uso dei sistemi di bordo e di armamento del Veicolo blindato medio (Vbm) “Freccia” in versione porta mortaio.

Nel corso dell’attività addestrativa, tesa a fornire ai fanti piumati le capacità tecnico-tattiche per l’impiego e l’uso dei sistemi di armamento di bordo, sono stati trattati diversi argomenti sulle logiche funzionali, modalità di osservazione e condotta del tiro, sulla componentistica elettronica di gestione e controllo, nonché su tutte le procedure di manutenzione e verifica delle parti della dotazione dell’arma a tiro curvo, caratteristica principale del Vbm “Freccia” porta mortaio. Le differenti fasi, caratterizzate da una diversificazione di offerta formativa, sono frutto di una complessa sinergia messa in atto da istruttori specializzati militari e personale civile appartenente al Consorzio Iveco – Oto Melara.

Il Vbm “Freccia”, è un veicolo da combattimento con elevate doti di mobilità, protezione, armamento e livello tecnologico, idoneo ad essere impiegato in diversi contesti quali operazioni di stabilizzazione e ricostruzione ad elevato indice di rischio. Esso, rientra in un più ampio contesto di digitalizzazione della Forza armata, il progetto Forza Nec (Network enable capability), in linea con numerosi Paesi Nato che, in un processo di trasformazione tecnologica, hanno proceduto ad implementare la capacità di combinare in un’unica rete elementi tra di loro diversi come quelli dottrinali, procedurali, tecnici, organizzativi e umani. In tal modo, le diversità organizzative possono integrarsi per raggiungere e mantenere una marcata superiorità strategica.

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