Guerini: “Sul futuro impegno in Afghanistan dobbiamo decidere insieme, come abbiamo sempre sostenuto, preservando la coesione tra gli Alleati, indiscutibile centro di gravità della Nato in qualunque contesto ci veda coinvolti”.
Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in occasione della giornata conclusiva della riunione dei ministri della Difesa della Nato – presieduta dal Segretario Generale Jens Stoltenberg – dedicata alle operazioni e missioni dell’Alleanza: Afghanistan, Iraq e Kosovo.
Nel secondo giorno di videoconferenza i ministri hanno condiviso le loro riflessioni principalmente sugli sviluppi futuri della missione Resolute Support, anche alla luce dei negoziati di Doha tra gli Stati Uniti e i Talebani sulla presenza delle forze internazionali in Afghanistan.
Nel suo intervento – tenuto anche conto delle interlocuzioni avute con le autorità afghane durante la sua visita nel Paese asiatico poco meno di un mese fa – Guerini ha sottolineato l’importanza di preservare la coesione tra gli alleati nel processo decisionale. Processo che conduca a una stagione di pace vera e duratura, a salvaguardia degli importanti risultati conseguiti. “Nella mia recente visita in Afghanistan – ha affermato il ministro – ho registrato l’apprezzamento delle autorità afghane per quello che abbiamo fatto in questi anni e la loro preoccupazione per il rischio di vanificare tutti i progressi fin qui fatti”.
La riunione è proseguita con l’analisi di un eventuale ruolo più esteso della missione Nato in Iraq. Entrando nel merito, il ministro Guerini ha, prima di tutto, voluto rivolgere un messaggio di cordoglio e vicinanza alle vittime militari e civili dell’attacco alle Forze della Coalizione ad Erbil e per la tragica morte di 13 cittadini turchi nel Nord dell’Iraq.
“Azioni così odiose devono essere condannate con fermezza da parte di tutti. Ai nostri colleghi Lloyd Austin e Hulusi Akar la mia preghiera di trasmettere alle famiglie delle vittime la solidarietà e i sentimenti di vicinanza dell’Italia”. “Questo evento ci conferma l’importanza della nostra presenza in un’area di fondamentale importanza per la stabilità del medio-oriente”.
“L’Italia – ha affermato il ministro – sostiene il rafforzamento della missione Nato con lo scopo di estendere le attività addestrative, di consulenza ed esercitative nelle aree indicate nel piano, coerentemente con le condizioni di sicurezza”.
Ultimo punto sul quale i ministri della Nato si sono confrontati, la missione in Kosovo (Kfor). Dal ministro Guerini il richiamo all’esigenza di “mantenere alta l’attenzione, considerata l’importanza della missione per gli equilibri nei Balcani occidentali.