Nell’ ambito degli “Incontri Culturali a Palazzo Arsenale”, presso il Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, si è svolta, in modalità online, la conferenza dal titolo “Il pensiero filosofico della guerra”.

Relatore il professor Umberto Morelli, ordinario di Storia delle relazioni internazionali e di Storia politica dell’ integrazione europea presso l’Università di Torino e la Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Strategiche. È titolare della Cattedra Jean Monnet e Responsabile del Centro di Eccellenza Jean Monnet in Artificial Intelligence for European Integration nonché Direttore della rivista De Europa. European and Global Studies Journal.

Il generale di divisione Salvatore Cuoci, comandante dell’Istituto di formazione, nel suo intervento introduttivo ha sottolineato che, per poter comprendere il pensiero filosofico della guerra, disciplina che ne indaga i fondamenti e le ragioni, è necessario avere una conoscenza della storia e della storia delle guerre.

Il professor Morelli, dopo essersi soffermato su guerra e religioni con riferimento alla Guerra Santa, all’ebraismo, al cristianesimo alla “guerra giusta”, all’ Islam e jihâd, ha proseguito analizzando la guerra dal punto di vista politico, del diritto internazionale, economico e umano. Successivamente ha affrontato i temi della giustificazione, della glorificazione della guerra e del pacifismo. Infine, dopo aver effettuato una panoramica sulle guerre contemporanee, ha risposto alle domande dell’uditorio.

L’intervento si colloca nell’ambito degli “Incontri Culturali a Palazzo Arsenale”, progetto educativo rivolto principalmente agli ufficiali frequentatori, e rappresenta un tradizionale strumento formativo della Scuola di applicazione dell ’Esercito. Lo scopo è quello di offrire ai giovani ufficiali un momento di incontro con qualificati relatori esterni grazie ai quali approfondire grandi temi di attualità, cultura, comunicazione, economia, politica, salute, sport e storia.

Culto per le tradizioni, spiccata vocazione alla internazionalizzazione e ricerca di un’offerta didattica sempre più qualificata sono i punti di riferimento per una istituzione che, da quasi tre secoli, forma i dirigenti dell’Esercito.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here