Nella suggestiva cornice del Cortile d’Onore dell’Accademia Militare, sabato 6 febbraio ha avuto luogo la cerimonia di consegna dello spadino ai cadetti del 202° corso “Onore”, atto formale che sancisce per questi ultimi l’acquisizione dello status di allievi ufficiali.

La cerimonia, condotta nel pieno rispetto delle norme vigenti per il contrasto ed il contenimento da Covid-19, si è svolta alla presenza del comandante dell’Accademia, generale di brigata Rodolfo Sganga.

Di fronte al reggimento allievi, per la prima volta schierato nella sua interezza ed indossando l’uniforme storica, il colonnello Pasquale Spanò, comandante del reggimento, ha enfatizzato “l’importanza fondamentale del valore della fratellanza in armi, valore che viene posto alla base di qualunque altro insegnamento che vi verrà impartito nel prosieguo del vostro iter formativo”.

Il capocorso del 201° corso, allievo caposcelto di reggimento Irene Annassunta Incarnato, ha consegnato lo spadino al rappresentante del 202° corso, allievo ufficiale Edoardo Paderno, mentre gli allievi del secondo anno auguravano all’unisono a quelli del primo “Buona fortuna!”. Il canto da parte dell’intero reggimento Allievi dell’”Una Acies” ha suggellato, infine, il gemellaggio tra i due corsi.

Nel pomeriggio, nel campo sportivo della caserma Montecuccoli, sede del reggimento allievi, il cappellano dell’Accademia, don Marco Falcone, ha officiato una funzione religiosa conclusasi con la benedizione degli spadini degli allievi ufficiali del 202° corso “Onore”. Secondo tradizione, tale benedizione avviene presso le parrocchie dei luoghi di residenza degli allievi nel corso della messa di mezzanotte di Natale, ma la contingente situazione sanitaria emergenziale ha inevitabilmente comportato la necessità di una temporanea eccezione.

Lo spadino, simbolo di appartenenza ad una scuola di formazione militare, viene consegnato nelle mani degli allievi del primo anno dai frequentatori del secondo e rappresenta un importante passaggio di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione tra i frequentatori dell’Accademia. L’anziano trasmette al cappellone i valori dell’”essere” militare e, con la consegna dello spadino, lo riconosce ufficialmente parte integrante di quell’unica schiera – Una Acies – motto dell’Accademia Militare.

 

 

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