E’ il suo “viaggio nella memoria” il nuovo libro di Emanuele Fiano (nella foto) “Il profumo di mio padre” (Piemme), in uscita oggi e presentato ieri in diretta Facebook, in cui l’autore racconta una sorta di passaggio di consegne di una memoria preziosa e una riflessione attuale sugli orrori del passato, quelli derivanti dalla Shoah, vissuta da suo padre Nedo, superstite di Auschwitz morto il 19 dicembre scorso.

“È stato un viaggio nella memoria nel ricordo anche della discriminazione degli ebrei, che purtroppo è viva ancora oggi”, ha detto Fiano descrivendo un percorso a ritroso, alle volte doloroso, che ha toccato eventi storici e personali nel ricordo del rapporto con il padre, uno dei testimoni più lucidi e importanti nel raccontare in Italia la storia dello sterminio degli ebrei durante il nazismo.

Alla presentazione è intervenuta con un video anche Liliana Segre che ha ricordato il suo rapporto con Nedo Fiano: “Leggendo queste pagine, da madre, rivedevo nella scrittura di Emanuele quello che i miei figli avrebbero potuto scrivere di me”, ha detto la senatrice a vita.

Il libro vuole introdurre infatti i lettori italiani al tema dei figli della Shoah, che crescono circondati da persone che hanno vissuto quegli orrori: “Ho iniziato a capire cosa significasse – ha raccontato commosso Fiano – quando papà ha iniziato a raccontare e quando ho visto le prime fotografie di ciò che era stato nelle opere della libreria di mio padre. Ho capito la pressione che aveva nell’essere testimone, ma contemporaneamente soffrivo come figlio nel vederlo così”.

Ospiti della diretta, promossa dall’Associazione Figli della Shoah, in collaborazione con il Memoriale della Shoah e il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, i giornalisti Maurizio Molinari e Pierluigi Battista.

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