Con una semplice cerimonia svoltasi in aderenza alle misure di contenimento del contagio da Covid-19, il generale di corpo d’armata dell’Esercito italiano Nicola Zanelli ha assunto oggi a Kabul l’incarico di vicecomandante della missione Nato Resolute Support in Afghanistan, subentrando al tenente generale del British Army Gilles Hill. Il passaggio di consegne è avvenuto alla presenza del generale statunitense Austin Scott Miller, comandante della missione, che ha dato il benvenuto al generale Zanelli.

Il generale Zanelli ha confermato che l’impegno del contingente italiano prosegue al fianco degli alleati e dei partner della Nato. Ha sottolineato, inoltre, l’importanza di essere determinati e coesi nel supportare il popolo afghano e le sue forze nazionali di sicurezza per mantenere i risultati finora raggiunti: “Un impegno dovuto ha dichiarato – verso i cittadini afghani e verso i fratelli in armi di tutti i paesi della coalizione caduti e feriti nel lungo percorso di stabilizzazione dell’Afghanistan”.

Le Forze armate italiane partecipano alla missione Resolute Support, iniziata nel 2015 in seguito alla chiusura di Isaf (International assistance security force), con un contingente di circa 800 militari. La missione, che si differenzia da Isaf in primo luogo per essere di tipo “no combat”, è incentrata sull’addestramento, la consulenza e l’assistenza in favore delle Afghan National Security Forces (Ansf) e delle istituzioni afghane e ha lo scopo di migliorarne la funzionalità e la capacità di autosostenersi.

Nei giorni scorsi, il generale Zanelli ha visitato il Train advice assist command west (Taac-w), unità multinazionale a guida italiana, che ha sede in Herat, al comando del generale di brigata Alberto Vezzoli, comandante della Brigata alpina “Julia” dell’Esercito, che ne costituisce il grosso della forza.

Il generale Zanelli, originario della provincia di Reggio Emilia, dopo aver frequentato l’Accademia Militare di Modena, è stato assegnato, quale ufficiale dei paracadutisti, prima al 2° battaglione “Tarquinia” e poi al 9° battaglione d’assalto “Col Moschin”, dove ha acquisito la qualifica di incursore. Ha partecipato a numerose operazioni tra cui la “Airone” in Iraq, nel 1991, all’operazione la “Restore Hope” in Somalia, tra il 1992 e il 1993, e all’operazione e la “Telic 1” in Iraq, nel 2003. Ha frequentato il Joint Command & Staff Course in Shrivenham, nel Regno Unito, e il master in Military Studies presso il King’s College di Londra, città in cui ha ricoperto anche l’incarico di Addetto Militare presso l’Ambasciata d’Italia. Primo comandante del Comando delle Forze Speciali dell’Esercito, dal 2013 al 2016, e poi a capo del Comando operativo Forze Speciali, fino al 2019, è vicecomandante del Comando Forze Terrestri dell’Esercito. Unitamente all’incarico di vicecomandante di Resolute Support, assume anche l’incarico di Italian Senior Representative nell’ambito della stessa missione, precedentemente ricoperto dal generale di brigata Giorgio Rainò.

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