A poco più di un mese dal superamento delle 13.500 ore di volo dell’elicottero da esplorazione e scorta AH-129 in Afghanistan, la componente ad ala rotante del Train advise assist command west (Taac-w) raggiunge un ulteriore brillante risultato: 5.000 ore di volo nei cieli afgani con l’elicottero da trasporto tattico NH-90.

Era l’agosto del 2012 quando, dopo solo quattro anni dall’entrata in servizio nell’Aviazione dell’Esercito, il primo esemplare di NH-90 raggiungeva il suolo afgano, segnando uno straordinario successo per l’Italia, che divenne il primo tra gli stati membri del consorzio internazionale NH Industries a impiegare il nuovo elicottero in un teatro operativo.

NH-90 è uno straordinario progetto europeo sviluppato a partire dagli anni novanta con la sinergia delle Forze armate dei vari Paesi partecipanti e le maggiori aziende europee del settore elicotteristico. Esempio di innovazione tecnologica e di versatilità d’impiego, NH-90 è stato il primo elicottero al mondo completamente equipaggiato con comandi di volo “fly-by-wire” e realizzato, prevalentemente in materiali compositi, in diverse versioni per soddisfare le differenti esigenze operative delle 14 nazioni che lo impiegano.

Dal 2012 a oggi gli equipaggi di NH-90 dell’Aviazione dell’Esercito, provenienti dai reggimenti 5° “Rigel” e 7° “Vega” della Brigata aeromobile “Friuli” e dal 3° reggimento elicotteri per operazioni speciali “Aldebaran”, hanno affrontato condizioni ambientali estreme, caratterizzate da quote elevate, venti forti, temperature troppo calde o troppo fredde e costante presenza di sabbia nelle aree di atterraggio, svolgendo più di 2.000 missioni operative a supporto delle operazioni Nato International Security Assistance Force (Isaf) e, dal 2015, Resolute Support (RS).

Per gli uomini e le donne del task group “Fenice”, il reparto elicotteri schierato a Herat nell’ambito del Taac-w al comando del generale di brigata Enrico Barduani, il raggiungimento delle 5.000 ore di volo di NH-90 rappresenta un ambito traguardo, vanto e orgoglio della Forze armate italiane. Un numero che ben esprime l’impegno e la professionalità che da anni i baschi azzurri dell’Esercito pongono al servizio della missione militare di assistenza e consulenza alle Forze di Sicurezza afgane per la pacificazione del paese.

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