Frequentare le fonti è niente più che il suo lavoro. Sta al giornale sanificare

“La Giustizia è una pattumiera in cui i giornalisti sono autorizzati dai magistrati a rovistare”, ha scritto su Twitter Vittorio Feltri a ricasco delle recenti note vicende, e non ha detto nulla di nuovo né di interessante: tutto il mondo è una grande pattumiera in cui si può rovistare. La natura del lavoro del cronista è però diversa, e va tenuta debitamente distanziata anche dalla natura dei giornali. Il lavoro del cronista è raccogliere informazioni e portare a casa la polpa, la notizia, il fatto e persino il mezzo fatto. Abita per definizione una zona mista – non “grigia”, che è giudizio moralistico – una terra di nessuno in cui è normale e facile contaminarsi. Si segue la politica giudiziaria e si parla, anche off records, con magistrati, politici, addetti. Lo stesso capita con la politica – ogni giornale ha naturalmente specialisti di questo o quel partito – e vale ancor di più per i giornalisti economici. Lo scandalo dove sarebbe? Che, parlando, con una fonte si giochi quando serve d’ammicco, o si dica addirittura “ah interessante” a chi pretende di spiegarti il mondo? E’ esattamente il lavoro. Poi però si torna in redazione. Si tolgono le galosce fuori dalla porta, come usa adesso, si gettano i guanti monouso, si sanificano le mani. Fuor di banale metafora, l’anticamera di sanificazione per i cronisti che si sono contaminati è il giornale stesso, e la sua struttura redazionale. Ogni giornale ha necessità di mandare giornalisti nella terra di nessuno, e i più bravi sono quelli che si sanno contaminare. Ogni giornale sa (o meglio dovrebbe sapere) come sanificare il suo segugio: non tutto il raccolto contaminato andrà in pagina. Giornali e giornalisti si lagnano delle intercettazioni irrilevanti (come fa anche Liana Milella, che invece questa volta dovrebbe rivendicare con orgoglio) dovrebbero invece spiegare perchè da sempre pubblicano simili intercettazioni. Questo chiarito, la domanda più interessante è un’altra. Perchè invece di queste polemicuzze sui cronisti intercettati i giornali non si pongono seriamente il problema grave di ciò che si dicono, al telefono, i magistrati? E perchè i politici, invece di frignare come Salvini, non si pongono il problema di riformare la magistratura? Il resto è pattumiera.

Fonte: Il Foglio, 26 maggio 2020

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