Nella caserma “Lolli Ghetti” di Cassino, alla presenza del comandante per la formazione specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, del comandante della Scuola di fanteria, generale di brigata Giuseppe Faraglia e del comandante della Scuola sottufficiali dell’Esercito, generale di brigata Pietro Addis, ha avuto luogo oggi la cerimonia di giuramento dei volontari in ferma prefissata di un anno del 3° blocco 2019.

La cerimonia, che ha visto protagonisti i 267 giovani frequentatori del corso, di cui 27 donne, giunti a Cassino lo scorso 3 dicembre, si è svolta alla presenza di numerose autorità civili, militari e religiose, tra le quali il sindaco Enzo Salera e il vice prefetto di Frosinone Immacolata Fedele. Ad impreziosire ulteriormente l’evento la presenza del gonfalone del Comune di Cassino, decorato di medaglia d’oro al valor militare, dei comuni limitrofi, i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma e una schiera di bambini delle scuole elementari del plesso di Cassino.

Durante il suo intervento il comandante del 80° reggimento addestramento volontari “Roma”, colonnello Mauro Quarta, ha voluto rimarcare l’importanza del giuramento che i volontari si stavano apprestando a compiere, “state effettuando un percorso di crescita militare e umana che vi porta oggi, in questa suggestiva cornice, a prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, atto fondamentale per il personale militare, che deve darvi maggior consapevolezza, in primis come cittadini, e sancisce il vostro ingresso nella famiglia militare”.

Alla presenza della gloriosa bandiera di guerra dell’80° reggimento “Roma”, decorata dell’Ordine militare d’Italia, di due medaglie d’oro e una di bronzo al valor militare e davanti a oltre un migliaio di parenti e amici, i giurandi hanno gridato forte il loro “Lo giuro!”, seguito dalle note dell’inno di Mameli cantato all’unisono, sia dai volontari sia da parte di tutti gli ospiti intervenuti.

Nel suo discorso, il generale Camporeale, ha evidenziato come il giuramento costituisce la pietra angolare della professione militare e intorno ad esso convergono tutti gli altri valori propri della vita di ogni soldato. Il giorno prima della cerimonia è stato consegnato a tutti i giurandi il diario “Io sono un Soldato” per permettergli di trascrivere le numerose esperienze e gli indimenticabili ricordi che questa scelta di vita gli fornirà.

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