L’Esercito viene preparato affinche’ sia disponibile per l’eventuale impiego in operazioni e missioni fuori dal territorio nazionale o anche al suo interno, come dimostrano “Strade sicure” in Italia, ma soprattutto e “in maniera molto piu’ qualificante dal punto di vista del supporto alla sicurezza internazionale, le missioni all’estero”.

E’ quanto affermato dal generale di corpo d’armata Salvatore Farina, capo di Stato maggiore dell’Esercito, intervistato da “Agenzia Nova” a margine della Conferenza di Berlino sulla sicurezza (Bsc), tenutasi il 26 e 27 novembre scorso nella capitale tedesca. Per il generale Farina, le missioni internazionali “piu’ importanti” per l’Esercito sono quelle in corso in Afghanistan, in Libano e in Kosovo, cui si affiancano quella in Iraq e quelle di addestramento in Somalia e in Mali. “Non dimentichiamo poi la presenza importante dell’ospedale da campo della missione Ippocrate in Libia”, ha aggiunto il capo di Stato maggiore dell’Esercito. Il generale Farina ha quindi ricordato che la Forza armata e’ “schierata molto sull’area euro-mediterranea ed e’ anche in Lettonia nella Presenza avanzata della Nato come deterrenza. L’Esercito e’, dunque, “ben posizionato ed e’ orgoglioso di avere la leadership in diversi missioni” come Unifil, l’operazione dell’Onu in Libano comandata dal generale Stefano Del Col, o Kfor, la missione della Nato in Kosovo “importantissima per la stabilita’ dei Balcani”, di cui il generale Michele Risi ha recentemente assunto il comando.

Il generale Farina e’ poi intervenuto sullo “Hub for the South” che, istituito nel 2017, ha sede presso il Comando alleato forza congiunta della Nato a Napoli e concentra la propria attenzione su destabilizzazione, terrorismo, migrazioni e questioni ambientali in Africa settentrionale e Sahel, Africa subsahariana, Medio Oriente e aree adiacenti”. Per Farina, “l’Hub for the South sta operando gia’ bene”. Allo stesso tempo, “bisognera’ poi rendere operative le scelte che potra’ fare l’Alleanza atlantica, ma anche un gruppo di paesi parte, tra cui l’Italia, per portare attivita’ di supporto, consulenza, addestramento, presenza avanzata, sorveglianza dove i paesi del Nord Africa e del Medio Oriente lo richiedano”. A tal riguardo, il generale Farina ha osservato: “Noi ci dobbiamo anche proporre, perche’ l’Italia, con la sua posizione centrale nel Mediterraneo, contigua al Nord Africa e al Medio Oriente, e’ un paese molto piu’ interessato di altri”. Pertanto, ha concluso il generale Farina, l’Esercito “servira’ l’Alleanza atlantica, ma anche gli interessi dell’Italia”.
Fonte: Nova
Foto: Difesa

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