Il capo dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi è morto questa notte nel corso di un raid Usa nel Nord della Siria. Per non farsi catturare, il capo dell’Isis avrebbe attivato un giubbotto esplosivo, facendosi saltare in aria. I testimoni sul posto, nei pressi del villaggio di Barisha, nel Nord-Ovest della Siria, parlano di “almeno quattro elicotteri intervenuti nel raid contro il covo dell’ex califfo del sedicente Stato islamico.

Sky News arab, che cita media iracheni, scrive di un’operazione con otto elicotteri, durata un’ora e mezza e preceduta da un imponente lavoro d’intelligence della Cia. Seguendo il modello gia’ collaudato e attuato dai Navy seal, l’elite delle forze speciali Usa, nel blitz nel compound di Osama Bin Laden, il 2 maggio 2011, fuori dalla capitale pakistana Islamabad. La tv irachena riporta che anche l’intelligence di Baghdad “ha contribuito a individuare la posizione dell’ex califfo” e che nell’operazione, compiuta all’una di notte, sono stati uccisi anche otto suoi collaboratori.

“Dopo mezzanotte abbiamo sentito piu’ elicotteri e aerei da guerra volare nel cielo”, ha raccontato un testimone locale alla Cnn. “Ho visto quattro elicotteri ma ce n’erano altri, era molto buio e non saprei dire esattamente quanti fossero. Ho sentito gli spari di mitragliatrici pesanti molto lontane, le esplosioni sono durate per circa un’ora e da casa mia non riuscivo a capire se ci fosse o meno un raid”, ha aggiunto il testimone che vive a Sarmada, nel Nord della provincia di Idlib, a circa 5 chilometri da Barisha. Gli attivisti siriani hanno diffuso alcuni video che mostrano gli elicotteri in volo ma finora e’ difficile confermarne l’affidabilita’. La tv irachena ha annunciato che trasmettera’ delle immagini del raid.

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