Alla presenza del generale di divisione Carlo Lamanna, comandante della Divisione “Vittorio Veneto”, il generale di brigata Rodolfo Sganga ha ceduto oggi a Pisa il comando della Brigata paracadutisti Folgore al generale di brigata Beniamino Vergori.
Il generale Lamanna ha evidenziato che il generale Sganga affida al generale Vergori una Folgore che – conservando l’indomito spirito combattivo dei Leoni di El Alamein – è pronta ad affrontare tutte le sfide degli attuali scenari di impiego.
Nel suo discorso di commiato il generale Sganga ha ricordato quanto la Brigata paracadutisti Folgore, negli ultimi anni, sia stata interessata da una radicale fase di ammodernamento per creare nuove capacità e per consolidare e migliorare quelle già acquisite. “Le tantissime attività che abbiamo svolto, dall’impiego operativo nel teatro libanese, ai molteplici addestramenti in contesti multinazionali ed interforze, alla serie di progetti di revisione delle procedure aviolancistiche, nel campo della formazione e degli equipaggiamenti – ha detto il generale Sganga, – stanno rendendo la Brigata Folgore sempre più una unità di elite, strumento flessibile ed idoneo ad essere impiegato in tempi rapidi in tutto il mondo ed in un ampio spettro di attività operative.”
Il generale Beniamino Vergori diventa il 33° comandante della Brigata Folgore dopo averne ricoperto diversi incarichi di comando delle unità operative paracadutiste e dopo aver svolto l’incarico di capo di stato maggiore e di vice comandante.
Per le sue caratteristiche il personale della Brigata paracadutisti Folgore è costantemente impegnato, anche con piccoli nuclei o singoli specialisti, in quasi tutte le missioni internazionali dove sono impiegate le Forze armate Italiane, è impiegato sul territorio nazionale con l’operazione Strade Sicure, garantisce sempre sul territorio, con gli specialisti guastatori del Genio, oltre 250 interventi l’anno per il disinnesco di ordigni e residuati bellici e con il personale specializzato nella logistica, il supporto della popolazione colpita da calamità naturali.