7 febbraio 2013. Il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Claudio Graziano, ha presenziato oggi all’atto tattico dimostrativo organizzato dal comando Truppe Alpine in occasione dei Campionati Sciistici delle Truppe Alpine edizione 2013.

 

Sull’aerocampo di Dobbiaco l’azione è stata condotta dagli alpini del 5° reggimento di Vipiteno/Sterzing, i cui colleghi avevano vinto pochi minuti prima il Trofeo “Buffa”, la gara più significativa dei CaSTA che vede competere i plotoni di tutti i reparti alpini, presente quest’anno per la prima volta anche un plotone del 4° reggimento Aves “Altair”, il reparto dell’Aviazione dell’Esercito di stanza a Bolzano e che da sempre è il braccio elicotteristico degli alpini.

Il generale Graziano non ha mancato di rilevare questa concomitanza, notando come i risultati del 5°  alpini dimostrino l’elevato livello raggiunto dal reparto. Ovviamente penalizzati quest’anno i plotoni della brigata alpina “Taurinense”, impiegata attualmente in Afghanistan e che sarà sostituita prossimamente dalla brigata sorella, la “Julia”, che ha piazzato sul podio i plotoni del 5° e 7° alpini e del 3° artiglieria da montagna, reparti comunque intensamente impegnati nell’approntamento per il prossimo impiego in teatro.

L’atto tattico ha coinvolto tutte le tipologie di materiali di cui dispongono le Truppe Alpine, comandate attualmente dal generale di corpo d’armata Alberto Primicerj, e ha visto coinvolti anche i Ranger del 4° reggimento alpini paracadutisti, che fra pochi mesi non saranno più alle dipendenze di Comalp bensì del nascente Cofose, il Comando forze per operazioni speciali dell’Esercito.

Il generale Graziano ha riaffermato la valenza dei CaSTA: “questi servono sia per affermare lo spirito alpino, sia per qualificare un addestramento diventato sempre più importante. Con l’avanzare della tecnologia è ritornata importante la componente umana, l’uomo e donna sul terreno sono chiamati a operare in ambienti difficili, con carichi pesanti, con giubbotti antiproiettile, e devono superare dei limiti fisici e mentali significativi per la loro sicurezza e la loro protezione. Occasioni come queste  sono quindi banchi di prova indispensabili per preparare i nostri soldati alle missioni più impegnative.”

Rispondendo alle domande dei giornalisti presenti il capo di stato maggiore dell’Esercito ha anche sottolineato come nell’ambito della riorganizzazione l’obiettivo sia quello di tutelare le unità operative, mantenendone le capacità e riducendo quegli organismi di supporto e di comando oggi non più così indispensabili. “Questo è un processo importante che richiede impegno e concentrazione delle risorse di personale e addestrative,” ha proseguito il Gen. Graziano.

“Ovviamente ci muoviamo nell’ambito dei limiti che ci sono stati dati, 100.000 unità con la spending review e in seguito 90.000 unità con il processo di rinnovamento totale. Riteniamo che questi numeri ci consentano di mantenere una capacità operativa più o meno pari a quella che stiamo esprimendo oggi. Questo è ovviamente il massimo impegno in termini di riduzione che secondo noi possiamo fare riuscendo a mantenere le capacità attuali”.

L’edizione 2013 dei CaSTA verrà chiusa domani pomeriggio alla presenza del generale Graziano.

Paolo Valpolini

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