10 giugno 2013. Esplosioni, incursioni di truppe in aree residenziali e attacchi a sorpresa ad installazioni militari superprotette sono alcune delle manovre effettuate nell’ambito delle esercitazioni militari in corso da ieri in Giordania con la partecipazione di migliaia di soldati di Paesi arabi e della Nato, tra cui l’Italia.

 

Tutto cio’ si verifica mentre nella vicina Siria le forze governative proseguono un’offensiva contro i ribelli nella regione meridionale del Paese a ridosso del confine con la stessa Giordania.

Le manovre, denominate ‘Eager Lion’, si propongono di migliorare la difesa di fronte a “minacce alla Giordania, siano gruppi estremisti, attacchi missilistici con testate convenzionali o chimiche o un’invasione di rifugiati”, ha spiegato all’ANSA una fonte militare.

Gli Usa, che hanno portato in Giordania aerei F16 e almeno una batteria di missili Patriot, sono al comando delle operazioni, che si svolgono mentre crescono i timori per i presunti arsenali di armi chimiche in Siria.

Un’attenzione particolare e’ posta sulle operazioni di forze speciali contro obiettivi sensibili. Alle manovre partecipano anche forze di Francia, Gran Bretagna Germania, Spagna, Turchia, Arabia Saudita, Emirati arabi uniti, Qatar, Kuwait, Oman e Yemen.

Fonte: ANSA

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