La divisione “Acqui”, di stanza presso la caserma “Cavalleri” di San Giorgio a Cremano(NA), nel periodo dal 3 al 14 ottobre prossimo svolgerà l’esercitazione “Mole Pit 2011” presso il comprensorio militare di Persano.

La “Acqui”, attualmente agli ordini del generale Rosario Castellano, svolge ogni anno attività addestrative ed esercitazioni per mantenere elevati gli standard di efficienza, sia quale comando divisione a livello tattico, ambito nazionale e Nato, sia quale comando della Forza a livello operativo in ambito nazionale ed europeo.

Durante l’esercitazione “Mole Pit 11”, la divisione conseguirà la Interim operational capability quale comando della Forza in ambito nazionale. Durante tale attività, il comando divisionario sarà potenziato con reparti provenienti anche delle altre Forze armate. In totale, saranno circa 500 i militari interessati all’esercitazione vera e propria, di cui l’80% dell’Esercito italiano. L’esercitazione consentirà alle divisioni dell’Esercito di interfacciarsi tra di loro, anche se con ruoli diversificati.

La “Mole Pit 2011” rappresenta un’importante momento addestrativo, necessario per testare le effettive capacità di direzione e condotta di una operazione europea, interforze e land oriented, per la risoluzione di una crisi. Ancorché l’ambito di esercitazione abbia una connotazione spiccatamente europea, è possibile inquadrare l’attività nel contesto dei futuri ambienti operativi – concetto operativo 2010-2030 del Capo di Sme – ove la divisione costituisce una fondamentale pedina che l’Esercito può mettere in campo, per operare efficacemente in situazioni d’impiego diversificate.

L’esercitazione vede come area d’impiego un’ipotetica regione geografica del continente africano ove, a seguito di una aggressione, il consiglio di sicurezza dell’Onu ha autorizzato l’Ue allo schieramento di una Forza, per il ripristino della sicurezza e della stabilità dell’area. La missione assegnata alla divisione, che guida una task force europea, trae spunto da un quadro più generale di instabilità regionale, caratterizzato, per l’appunto, da una esasperata crisi economica e dalla ricerca, da parte di un Paese, di nuovi sbocchi sul mare.

 

Redazione

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