5 marzo 2013. Al termine della fase di transizione in Afghanistan, quando cioe’ nel 2014 tutte le unita’ da combattimento della Coalizione internazionale saranno partite, la Nato restera’ a fianco delle forze di sicurezza afghane, con altri obiettivi dichiarati e soprattutto con una missione dal nome nuovo: ‘Sostegno risoluto’.

 

In un viaggio improvviso e non preannunciato a Kabul il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha incontrato ieri il presidente Hamid Karzai per rassicurarlo. E per esaminare con lui il processo di trasferimento delle responsabilità della sicurezza dalla Forza internazionale di assistenza alla sicurezza (Isaf) a esercito e polizia afghani. In una conferenza stampa successiva al colloquio, Rasmussen ha affermato, rivolgendosi simbolicamente a tutti gli afghani: ”Sgomberiamo il terreno da ogni dubbio: il nostro impegno e’ certo fino alla fine della transizione e oltre. La Nato sara’ al vostro fianco”.

Da parte sua Karzai, lasciando trapelare un certo malcontento per gli ultimi episodi di vittime civili di cui sono stati protagonisti militari stranieri, e non dimenticando neppure la necessita’ di inviare messaggi ai talebani, ha auspicato che nel ritiro della Coalizione internazionale non vi siano ritardi. ”Nel momento in cui ringrazia la Nato per l’addestramento e il rafforzamento delle nostre forze di sicurezza realizzato finora – ha sottolineato – l’Afghanistan non solo sostiene il processo di transizione, ma vuole che sia completato e auspica che lo sia al piu’ presto, nei tempi previsti”. Il capo dello Stato ha lasciato cosi’ intendere di voler arrivare alle presidenziali del prossimo anno con la minor presenza possibile di militari stranieri, e soprattutto statunitensi, in generale malvisti dalla popolazione.

Intuendo questo, Rasmussen ha detto che la Nato si attende verso la meta’ del 2013 una decisione sulle dimensioni della forza che sopravviverà alla missione ‘Enduring Freedom’ avviata nel 2001 (si parla di almeno 10.000 uomini), aggiungendo un po’ a sorpresa che essa avrà un nome nuovo di zecca. ”Siamo al lavoro – ha precisato – per creare una nuova missione che avrà l’incarico di addestrare, consigliare e assistere le forze di sicurezza afghane” e che ”si chiamera’ ‘Sostegno risoluto’, a sottolineare il nostro impegno fermo” per un Afghanistan stabile e democratico.

Intanto, osservando le manovre del mondo occidentale in Afghanistan, India e Cina si muovono a loro volta per consolidare il proprio spazio d’influenza, che finora e’ stato prevalentemente economico. Il quotidiano indiano The Indian Express ha rivelato oggi che New Delhi e Pechino si sono consultate per un vertice bilaterale sulla situazione afghana. Dopo l’incontro trilaterale svoltosi a Mosca fra Russia, Cina e India sulla sicurezza regionale, questi ultimi due paesi – assicura il giornale citando sue fonti – ”hanno raggiunto un accordo di principio per un dialogo a livello ufficiale. Mentre si esaminano le date possibili di un primo incontro”.

Fonte: ANSA

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